Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Femminicidio: il Senato approva una commissione d’inchiesta

Femminicidio: il Senato approva una commissione d’inchiesta

Dopo anni di lotta contro il femminicidio e la tragica scomparsa di  innumerevoli giovani donne, sembra essere arrivato il momento della presa di posizione dello Stato italiano. Il 18 gennaio il Senato ha approvato quasi all’unanimità, con 227 sì e 5 astenuti, la proposta di istituzione di una commissione monocamerale di inchiesta sul fenomeno del femminicidio e ogni forma di violenza di genere. Sia la ministra dell’istruzione ,Valeria Fedeli, prima firmataria della proposta, sia Anna Finocchiaro, ministra per i Rapporti con il Parlamento e seconda firmataria, si sono dichiarate soddisfatte del voto favorevole dell’Aula. Quest’ultima ha dichiarato su Twitter: “Bene Commissione di inchiesta sul femminicidio. Siamo all’emergenza e fare tutto ciò che è possibile per contrastarlo è un dovere”.

La commissione

L’organismo sarà monocamerale, composto da 20 senatrici e senatori nominati dal presidente del Senato e durerà, in base all’articolo 1, un anno, entro il quale deve essere presentata una relazione conclusiva della situazione. La commissione avrà il compito di indagare sulle reali dimensioni e sulle cause del fenomeno, procedendo con gli stessi poteri e limitazioni dell’Autorità giudiziaria. Tra i compiti principali vi è quello di monitorare l’attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. Inoltre dovranno analizzare gli episodi di femminicidio dal 2011 per osservare la presenza di caratteri ricorrenti e orientarne così la prevenzione, infine potranno proporre soluzioni legislative e amministrative per evitare ogni tipo di violenza simile.

I casi

Solo nelle ultime settimane la cronaca si è riempita di casi riguardo giovani donne, mogli e ragazze uccise da chi diceva loro di amarle. Si tratta di una lista di omicidi senza fine. Ricordiamo il caso di Rosanna Belvisi, uccisa dal marito, che si è poi tranquillamente recato alle slot. O ancora, quello di Sara Di Pietrantonio, giovane di soli 22 anni bruciata viva dall’ex fidanzato che non voleva accettare la fine della loro storia. Solo in un anno si contano 107 vittime per mano del loro partner. Ma la lista di vittime di violenza sulle donne sembra essere infinita. Proprio in questi giorni si è trattato il caso di Ylenia Grazia Bonavera, la ragazza ustionata dall’ex compagno, e quello di una giovane ventottenne, Gessica Notaro, ricoverata all’ospedale per esser stata sfregiata con l’acido dall’ex.

Argomenti