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Figli a carico: tutto quello che c’è da sapere sulle spese detraibili

Figli a carico: tutto quello che c’è da sapere sulle spese detraibili

Il sistema delle detrazioni fiscali è, per usare un eufemismo, molto complesso e la prossima manovra finanziaria potrebbe modificarne, aggiungerne o eliminarne alcune. Per non arrivare impreparati però è bene capire cosa conservare di tutti i bollettini, le ricevute e le certificazioni che si accumulato durante l’anno. In particolare, molte delle spese sostenute per i figlie sono tante! possono essere detratte.

Le spese scolastiche

Le spese che si possono – e che quasi certamente si potranno – detrarre riguardano i servizi mensa, le gite, l’assicurazione, i servizi di pre e post scuola e i corsi dell’istituto in orario extra scolastico come i laboratori teatrali, i corsi di lingua straniera o quelli di musica. Inoltre, le famiglie di alunni con disturbi dell’apprendimento possono usufruire di una detrazione su tutti gli strumenti compensativi necessari al bambino. Nel caso di uno studente affetto da autismo per esempio, possono essere portati in detrazione i libri con rinforzi comunicativi CAA (comunicazione aumentativa e alternativa).

Quali documenti occorrono per ottenere la detrazione?

Solitamente questo tipo di spese vengono pagate dai genitori sotto forma di bollettino postale o bonifico bancario direttamente all’ente scolastico. In questo caso dunque è sufficiente la ricevuta. Se invece i pagamenti sono intestati ad un ente terzo (come ad esempio un’associazione sportiva), oltre alla ricevuta di pagamento si deve anche conservare la delibera che dimostri la convenzione tra l’ente e la scuola.

A quanto ammonta la detrazione?

Ad oggi la detrazione Irpef per le spese scolastiche è del 19% con un tetto massimo di 786 euro. Pare quasi certo però che la soglia nel 2020 salirà a 800 euro per ciascun alunno. Per le famiglie con più di un figlio in età scolare, questo vale per ciascun bambino. 

Chi può usufruire della detrazione?

Per figlio a carico si intende un figlio da 0 a 24 anni che percepisca un reddito uguale o minore a 4.000 euro. Dal compimento del 25esimo anno di età il limite scende a 2.840,51 euro. Ciò significa che le agevolazioni riguardanti le spese scolastiche coinvolgono tutti gli istituti, dalle materne alle superiori, siano essi pubblici o paritari.

Ulteriori sgravi fiscali

Per i genitori con figli iscritti all’università può essere detratto dalle tasse il canone d’affitto per gli studenti fuorisede che frequentano atenei distanti almeno 100 km dal luogo di residenza. Anche in questo caso l’aliquota è del 19% fino ad un importo massimo di 2.633 euro/anno

Avventurandoci nel “mondo del forse”, è importante sapere che l’attuale governo si è impegnato per rendere gratuiti i nidi per le famiglie a basso reddito. Questo potrebbe significare una maggiorazione della possibilità di detrazione (che ad oggi si attesta anch’essa al 19%) o in un vero e proprio bonus. Dal Decreto Clima potrebbe uscire una nuova detrazione per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Potrebbero esserci sconti per gli acquisti con moneta elettronica ed anche il contributo di 30 euro per il dispositivo anti abbandono dei seggiolini potrebbe essere erogato sotto forma di sconto erariale.

Quest’anno è ancora più importante tenere traccia di ogni pagamento per non trovarci impreparati, in attesa che le direttive si facciano più chiare.

Foto in alto: immagine di repertorio