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Babbo Natale esiste? Google rovina le feste ai bimbi nel Regno Unito

Secondo una ricerca condotta da Exam Papers Plus che ha anche intervistato un esperto per avvalorarla, oltre un milione di bambini nel Regno Unito scoprono la verità su Babbo Natale tramite Google.

Se si immagina di essere bambini oggi, nel 2019, di fronte al dubbio, sollevato magari da qualche coetaneo, sull’esistenza o meno di Babbo Natale, ci si rivolgerebbe sicuramente Google. Infatti, la domanda “Babbo Natale esiste?” è stata cercata da ben 1,1 milioni di bambini nel Regno Unito. È facile immaginare il loro stato d’animo dopo aver letto la risposta del motore di ricerca.

Le ricerche più effettuate

Secondo un’intervista rilasciata al giornale online Exam Papers Plus da Stephen Kenwright, direttore della Technical Search Engine Optimization dell’azienda Rise at Seven, la curiosità dei bambini trova una valvola di sfogo proprio su Google.

Non solo domande sull’esistenza di Babbo Natale, ma anche il quesito “Quanti anni ha? è stato cercato tante volte, ben 186.900, mentre “Dov’è il Polo Nord?” ha invece registrato 182.300 ricerche. Non mancano le domande sull’esistenza degli elfi (47.700) e i più creativi si sono interrogati anche sulla magica capacità dei fidati amici del paladino del Natale, le renne, di volare (3.900).

Le motivazioni del colosso

Alla fatidica domanda i primi link del motore di ricerca più famoso al mondo mostrano la dura verità, quella che nessuno avrebbe voluto mai apprendere, l’anziano paffutello sempre sorridente è una bugia. Kenwright spiega anche che “Gli algoritmi scelgono la risposta che meglio corrisponde alla domanda cercata, tenendo conto della sicurezza e dell’accuratezza dei fatti”.

Il ricercatore suggerisce infatti di far utilizzare ai più piccoli assistenti vocali come Alexa di Amazon o Siri di Apple, ma anche lo stesso Google Assistant, che preferiscono rimanere vaghi, dando anche qualche risposta simpatica (l’assistente di “Big G” risponde dicendo che ci crede, ma che sarebbe più semplice se ricevesse qualche regalo).

Quest’anno spetta quindi al motore di ricerca che “sa tutto” vestire i panni del Grinch, il verde nemico della festività che inesorabilmente finisce per fallire la sua missione di rovinare il Natale a tutti i bambini del mondo.