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I single non sono tristi, uno studio lo dimostra

I single non sono tristi, uno studio lo dimostra

Secondo i dati Censis del 2011, i single in Italia sono oltre 7 milioni ma ciò nonostante sono ancora spesso vittime di stereotipi che li credono tristi e soli. In realtà, stando a una ricerca chiamata “Quello che nessuno ti ha mai detto sui single“, presentata al 124esimo convegno annuale della American Psychological Association, i single sono più aperti alle nuove esperienze rispetto alle coppie. Inoltre, hanno un maggiore senso di autodeterminazione e sono più propensi ad una maggiore crescita e sviluppo psicologico.

Lo studio

La ricerca è stata condotta dai ricercatori dell’Università della California-Santa Barbara che hanno preso in esame 814 studi revisionando accuratamente tutta la letteratura scientifica in materia pubblicata fino a quel momento. Secondo il confronto effettuato è emerso che le persone senza un compagno stabile tendono a dare più valore al proprio lavoro e hanno un contatto maggiore con i propri genitori, fratelli, vicini, amici e colleghi di lavoro. Secondo gli esperti, inoltre, le ricerche che dimostrano che sposarsi renda le persone più felici non sarebbero “metodologicamente in grado di dimostrare tali affermazioni“. Lo studio quindi sfata il mito secondo cui le persone sposate sarebbero più felici, soddisfatte e allegre rispetto ai single.

I vantaggi di essere single

Al giorno d’oggi non essere sposati o non avere una relazione stabile rappresenta una scelta cosciente e non una “condanna” come si credeva in passato. Da single si conduce comunque una vita appagante e soddisfacente. Secondo una ricerca realizzata dal portale SpeedDate.it, in Italia i single sono aumentati del 46 % negli ultimi 10 anni e vivono sempre meno una condizione di stallo o transitoria: negli anni, riescono a trovare un equilibrio positivo nella loro vita e, di conseguenza, a non ricercare una relazione sentimentale stabile. Un altro studio infine dimostra che sono meno inclini a sperimentare emozioni negative rispetto alle persone sposate. In Italia, comunque, vivere da soli risulta essere la forma familiare più diffusa e di conseguenza il mercato si sta adattando a questo cambiamento.