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Lorena Cesarini: il monologo sul razzismo al Festival di Sanremo 2022

Lorena Cesarini: il monologo sul razzismo al Festival di Sanremo 2022

Come ormai accade ormai da diversi anni al Festival di Sanremo, le co-conduttrici che si alternano sul palco dell’Ariston, affrontano monologhi intensi. Nel corso della seconda serata della kermesse, a prendere la parola è stata Lorena Cesarini. Il suo discorso ha ricordato a tutti gli italiani che il razzismo esiste nonostante il calendario segni 2022.

La bufera sulla 2ª serata del Festival di Sanremo

Durante una conferenza stampa, Drusilla Foer ha detto: “Dovevo essere la figura scandalosa di questo festival, ma non mi sembra che ne manchino, sia tra gli ospiti che tra gli artisti in gara.” E in effetti non ha tutti i torti. La sua co-conduzione è stata accolta da una generale standing ovation ed il palco padroneggiato con singolare maestria, ma non si può dire che lo stesso sia accaduto nelle altre serate.

Già qualche dubbio era stato mosso per la presenza (poco brillante a detta di alcuni) di Ornella Muti ma a scatenare l’inferno ci hanno pensato i protagonisti della 2ª serata. Da una parte un esplosivo Checco Zalone, irriverente, sfacciato, al limite tra satira e cattivo gusto, dall’altra una Lorena Cesarini visibilmente emozionata e, forse, ancora un po’ acerba per un palco così importante. 

La serata che ha tenuto incollati allo schermo oltre 11milioni di telespettatori, è stata anche quella più controversa. Un divario enorme tra chi scherza sugli stereotipi e chi ne è vittima, tra chi fa da specchio all’italiano medio e chi invece non ne incarna i canoni. Una dicotomia che probabilmente non era mai stata così evidente nella tv italiana.

Il discorso di Lorena Cesarini

Romana nata a Dakar, così si presenta la 34enne Lorena Cesarini. Un’attrice ma anche una storica che ha lavorato presso l’Archivio Centrale di Stato e che, come racconterà nel corso del suo monologo, non ha mai incontrato qualcuno che si sentisse in dovere di giudicarla per il colore della propria pelle. 

Quel ‘mai’ però si è interrotto bruscamente quando, dopo l’annuncio di Amadeus, i riflettori della notorietà le sono stati puntati contro. Sì perché insieme ai tantissimi messaggio di congratulazioni, sui suoi social sono piovute anche parole di odio. Non se lo merita, l’hanno chiamata lì perché è nera. È arrivata l’extracomunitaria, Forse l’hanno chiamata per lavare le scale e annaffiare i fiori…”

Queste 3 frasi, mostrate sul palco di Sanremo ed accompagnate da una visibile commozione, sono state l’inizio di un monologo potente, detto con la voce spezzata di chi vive in prima persona la discriminazione. “Mi è rimasta dentro una domanda” ha iniziato la Cesarini.

“Perché alcuni sentono la necessità di pubblicare certi post e si indignano per la mia presenza sul palco dell’Ariston? Perché hanno problemi con il colore della mia pelle?” E prosegue: “Non sono qui per darvi una lezione, ma per dirvi cosa ho scoperto studiando.” E comincia la lettura di un brano tratto dal libro Il razzismo spiegato a mia figlia, scritto da Tahar Ben Jelloun, letterato franco-marocchino.

Ed è così che una donna di colore, forse troppo emozionata, forse incespicante, ha portato sul palco più importante d’Italia un discorso che nessuno aveva mai avuto il coraggio di fare prima. 

Perché è così difficile parlare di razzismo in Italia?

In Italia difficilmente si parla di razzismo. Questa volta però il popolo di viaggiatori e migranti, accogliente e magnanimo, è stato costretto, almeno per quei 15 minuti, a fare i conti con quell’altra parte che pur le appartiene. Quella che sta nell’ombra ma che corrode la nostra immagine. Quella del pregiudizio latente.

Quella minoranza razzista e diffidente che ha un problema con il colore della pelle di questa donna. Quella che è capace di fare facile ironia sulle identità di genere altrui e per la quale tra le virtù di una donna c’è anche la capacità di stare un passo indietro al proprio uomo. Prima di proclamarci del tutto innocenti come ci piace tanto fare, forse dovremmo pensarci bene.

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