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Chirurgia estetica: 8 indizi che rivelano chi è ricorso ai ritocchini

Chirurgia estetica: 8 indizi che rivelano chi è ricorso ai ritocchini

Negli ultimi 20 anni la richiesta di interventi estetici è aumentata, non solo tra i vip ma anche tra la gente comune. Ricorrere al bisturi o alla vastissima gamma di trattamenti più o meno invasivi disponibili sul mercato è un qualcosa di normale. Gli interventi sono sempre meno rischiosi e i risultati sempre più naturali e talvolta reversibili. Impossibile trovare indizi di possibili ritocchini sul viso e sul corpo? Non esattamente.

Un buon intervento di chirurgia estetica oggi è quasi impercettibile. L’obiettivo del chirurgo non è più stravolgere ma armonizzare. I tempi di recupero sono sempre più brevi e, grazie ai progressi della medicina, segni, ematomi e cicatrici sono sempre meno evidenti. Tant’è che ormai, se non conosciamo bene una persona, difficilmente potremmo distinguere chi ha un aspetto giovanile per natura e chi invece si è sottoposto a qualche ritocchino.

Quasi tutti cercano di apparire al meglio, anche solo facendo ricorso a piccole modifiche per migliorare una caratteristica del proprio viso o corpo. E non c’è niente di male! Tuttavia, ci sono alcuni dettagli che possono aiutarci a sciogliere i nostri dubbi, basta solo sapere dove guardare. Prestando la giusta attenzione, si riescono a scorgere piccoli indizi a conferma delle nostre supposizioni.

Ecco allora come scoprire chi ha ceduto al bisturi grazie a 8 indizi che ti faranno capire chi è ricorso ai ritocchini:

1) Questione di proporzioni 

Tra gli indizi che ti faranno capire chi è ricorso ai ritocchini c’è sicuramente l’attenta osservazione del viso della persona in questione. Nel caso della rinoplastica ad esempio, un naso ritoccato potrebbe risultare troppo piccolo, con una punta finale troppo pronunciata rispetto ai tratti del viso e con un setto che forma un’unica linea con la fronte.

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La forma del naso infatti è data dalla conformazione delle ossa del cranio e se si interviene in maniera troppo invasiva, aspirando al tipico naso alla francese, le discrepanze tra zigomi pronunciati o mascella molto squadrata potrebbero notarsi troppo. E il risultato spesso è anche poco armonico.

2) Labbra “ferme”: sono la prova di un ritocchino

Uno degli interventi estetici più richiesti in assoluto è il filler alle labbra. Si tratta di un ritocchino lieve e che ha una durata di circa 4 mesi. In passato le “labbra a canotto”, innaturali ed eccessive, erano frutto del silicone che col tempo poteva addirittura spostarsi e procurare gravi squilibri nella forma delle labbra.

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Oggi le punturine di acido ialuronico sono decisamente meno invasive e il risultato (temporaneo) è molto naturale. Tuttavia, le labbra ritoccate possono comunque essere scoperte, specie quando chi si è sottoposto all’intervento parla. Esse risultano un po’ “ferme”. Il loro aspetto è carnoso e pieno e le classiche lineette verticali sono completamente appianate.

3) Ombelico dalla forma bizzarra

Vi è mai capitato di notare una persona che, da una prova costume all’altra, appiana completamente tutti gli inestetismi del proprio addome? Ecco, per scoprire se si è trattato di duro lavoro fatto di palestra e dieta ferrea o di una visita dal chirurgo plastico, concentratevi soprattutto sull’ombelico. Tra gli indizi che vi faranno capire se questa persona ha fatto ricorso ai ritocchini c’è la posizione e la forma di quest’ultimo.

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Sia la liposuzione che l’addominoplastica, se non eseguita a regola d’arte, possono modificare la forma dell’ombelico. Quelli molto verticali, piatti o con una sospetta cicatrice circolare intorno testimoniano un intervento di medicina estetica.

4) Le gambe asimmetriche possono essere un indizio

Nella top ten degli interventi estetici più richiesti ci sono sicuramente quelli per rimodellare le gambe e, in particolare, le cosce. Per eliminare la cellulite e le tanto detestate culotte de cheval si può intervenire con trattamenti poco invasivi, come la crioliposi (trattamento a freddo che stimola il consumo degli strati di grasso localizzati), oppure operazioni più delicate come la liposuzione. In quest’ultimo caso, un grosso ago, detto canuta, aspira l’adipe della cosce.

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Il paziente deve intraprendere una vera e propria riabilitazione dopo l’intervento: indossare delle guaine, mettersi in piedi il prima possibile, praticare esercizio e seguire una dieta. Tuttavia, la discrimine principale è l’elasticità della pelle. Se la cute è matura, il rischio che le gambe risultino asimmetriche è alto. Potrebbero rimanere delle depressioni e delle zone di tessuti non appianati.

5) Chirurgia estetica: attenzione alle orecchie

Se credete che qualcuno di vostra conoscenza si sia sottoposto a un intervento di lifting facciale, osservate con attenzione le orecchie per cercare gli indizi di un possibile ritocchino. Piccole cicatrici e lobi dalla forma bizzarra sono entrambi indizi che potrebbero rivelare una recente visita al chirurgo estetico, e come conseguenza un ritocchino fatto da poco o mal riuscito.

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In genere le orecchie non dovrebbero rappresentare un grosso problema, ma le cicatrici del lifting tradizionale potrebbero compromettere la naturalezza di quell’area, di per sé molto delicata, con piccole grinze, lobi che sembrano “tirati” verso il basso o dalla forma piuttosto irregolare.

6) Sguardo troppo aperto

Lo sguardo troppo aperto, con occhi per così dire spalancati, o “tirato” è tipico di chi si è sottoposto a un lifting “vecchio stile”. Oggi infatti si tende a non intervenire in maniera così invadente sul viso ma di effettuare trattamenti mirati per distendere lo sguardo e ridisegnare il margine del viso.

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Lo sguardo troppo aperto però potrebbe essere un indizio che rivela anche una blefaroplastica o un trattamento al botox non troppo riuscito. La differenza è che, in quest’ultimo caso, l’effetto artificiale passerà nel corso di qualche mese. Dopo la blefaroplastica o un lifting invece il viso potrebbe rimanere così innaturale per molto tempo.

7) Abbracci troppo “duri”

Il più richiesto degli interventi di medicina estetica è la mastoplastica additiva, che comporta quindi un aumento della taglia del seno. Grazie agli ultimi progressi della medicina, le protesi mammarie hanno forme e consistenze sempre più naturali, ed è difficile accorgersi della presenza di un intervento.

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Tuttavia, se quando abbracciate una persona sentite contro il vostro petto la pressione di un seno molto duro, questo potrebbe essere l’indizio di una complicazione dell’intervento di aumento del seno. Infatti, la contrattura capsulare, data dalla formazione di un eccesso di tessuto cicatriziale intorno alla protesi, è percepibile anche all’esterno e rende il seno molto rigido.

8) Gli indizi per scoprire un décolleté artificiale

Per smascherare un décolleté artificiale ci sono altri piccoli indizi che svelano il ricorso ai ritocchini. Tra i principali troviamo: una forma troppo rotonda, areole troppo alte, seni che non seguono i movimenti del corpo in maniera armonica ma anche veri e propri inestetismi, quasi come delle “rughe” sotto le ascelle, sono sintomo di grinze sulla protesi.

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Inoltre, specie se la protesi è molto grande e posta solo sotto la ghiandola mammaria, potrebbe risultare evidente anche a occhio nudo. Una fonte di luce molto forte o particolarmente vicina al corpo potrebbe lasciar intravedere uno strano bagliore rosso giallastro sulla cute molto tesa.

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