Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Elisa Motterle con il suo Bon Ton Pop svecchia il galateo rendendo la nostra vita più semplice

Elisa Motterle con il suo Bon Ton Pop svecchia il galateo rendendo la nostra vita più semplice

Avete mai avuto la sensazione di aver già conosciuto una persona senza mai averla vista prima e voler stare con lei e magari sorseggiare un caffè raccontandosi la propria vita?

Questo è quello che è successo a me intervistando Elisa Motterle, professionista specializzata in Business Etiquette e galateo cross-culturale. In fatto di buone maniere ha molto da raccontare.

Dal racconto delle sue tante esperienze ho capito quante cose dobbiamo ancora imparare sul bon ton e come questo può semplificarci la vita privata e i rapporti con le persone.

Dal mondo del lusso all’arte del comportamento

Elisa Motterle ha scritto Bon Ton Pop, edito da Harpers & Collins, che mi ha divertita e soprattutto molto incuriosita. La sua missione è svecchiare il galateo per dare strumenti utili al saper vivere meglio e in armonia con gli altri.

Elisa, lei ha una lunga esperienza di lavoro nel polo del lusso, l’insegnamento più prezioso che ha ricevuto?

Il dettaglio è tutto, la cura, la presentazione e la forma possono trasformare completamente qualunque cosa. Inutile nasconderlo, oggi Il contenuto da solo fa fatica ad arrivare, ci vuole sia il contenuto che il contenitore.

Collegandomi agli ambienti di lavoro, quale situazione non dovrebbe succedere mai?

Il primo errore da non fare è proprio dimenticare di essere in un ambiente di lavoro. Credo tantissimo nell’importanza della business etiquette, non possiamo scegliere i luoghi e le persone che frequentiamo con cui ci troviamo a passare tante ore ogni giorno. Con l’intelligenza artificiale, tutti i lavori che sono meccanici e ripetitivi verranno sostituiti e a noi rimarranno le soft skill, la capacità di lettura del contesto e del creare relazioni e empatia con le persone. Per questo è così importante sapersi valorizzare e diffondere il buono.

Ogni occasione ha i suoi codici ben definiti

In vista delle cene e degli aperitivi aziendali per le feste di Natale, cosa non bisogna fare mai?

Queste sono le situazioni più scivolose dove i confini tra businness e vita sociale si fanno più sfumati. Il classico errore da non fare è esporsi un pò troppo, raccontando delle problematiche troppo personali, bere troppo e per le donne attenzione all’abbigliamento. Evitare di creare situazioni imbarazzanti per non rischiare che le persone non ti prendano sul serio. Poco rispettoso per tutte le donne oltretutto che lavorano in contesti lavorativi ottusi e “vecchio stampo” e che non hanno la possibilità di esprimersi.

E sotto l’albero qual’ è un regalo di cattivo gusto? E quale invece da fare ad una persona che non si conosce bene?

“In generale è meglio evitare regali che presuppongono un’intimità più grande di quella che abbiamo. Più invece il rapporto è stretto e intimo e più è concesso fare un regalo che rispecchi questo tipo di relazione, sempre però tenendo in considerazione i contesti in cui tutto ciò avviene.”

E invece su whatsapp? Per esempio nelle chat di classe, quali sono i comportamenti errati?

“Il primo errore da non fare è mandare cose inutili. In generale le chat vanno usate quando ce n’è bisogno. Condividere contenuti e intasare la chat non è un comportamento sensato ed è da evitare. Oggi parliamo e comunichiamo tanto e non diamo più valore alle parole. Per questo è davvero importante scegliere di stare zitti e non commentare tutto ogni minuto della nostra vita.”

Come riuscire ad insegnare ai bambini le regole del bon ton fin da piccoli?

“Prima di tutto è importante dire che i bambini imparano con l’esempio e fanno quello che vedono. Bisognerebbe cercare di trasformare il tutto in un gioco, come faccio io con i miei bambini il gioco del “si fa e non si fa“. Raccontare storie e aneddoti che stanno dietro alle regole di etiquette, lo storytelling che ai bambini piace molto.”

E arriviamo alle cena tra parenti, soprattutto per le feste, quali sono le regole basilari?

“Una delle regole più spesso dimenticate è ricordare che si riceve per stare insieme e non si partecipa ad una gara. L’errore che spesso si commette è quello tipico della padrona di casa fantasma, che sparisce in cucina e non si vede tutta la sera. Sembra che l’arrosto sia più importante degli ospiti e che si sia più concentrati sulla performance che sul piacere di stare insieme ai propri ospiti.”

Chi sono più “trasgressori” in fatto di bon ton, gli uomini o le donne?

“Più che altro gli uomini sembrano meno interessati al tema. L’uomo tiene in considerazione il galateo dove vede un tornaconto immediato, in ambito business sta più attento. Gli uomini trasgrediscono più a cuor leggero.”

Il galateo contemporaneo come stile di vita

Il buon gusto e le buone maniere salveranno il mondo, ma il mondo vuole essere salvato?

“Questo è uno dei migliori mondi possibili, sono molto ottimista pensando che oggi nasciamo in uno dei periodi migliori di qualsiasi epoca, le conquiste recenti e il mondo nel suo complesso. Come posso fare a portare il meglio nel mondo? Questo deve essere sempre l’atteggiamento giusto.”

Qual è la soddisfazione più grande del suo lavoro e rifarebbe le scelte che ha fatto?

“Oggi la mia più grande soddisfazione è la testimonianza delle persone che mi raccontano di quanto si sentono più sicure e sono migliorate grazie al mio aiuto, nel mio piccolo portare qualcosa di positivo e bello nel mondo mi rende orgogliosa ed entusiasta. Rifarei le scelte forse con tempi un pò diversi ma assolutamente le rifarei tutte.

Quello che mi differenzia nella mia attività oggi è sicuramente il mio background e la mia esperienza lavorativa, questo è il curriculum che soprattutto alle aziende interessa molto e mi permette di rafforzare ancora di più la mia credibilità.”

Elisa Motterle mi ha trasmesso la sensazione che possiamo affrontare il mondo con più sicurezza e con la consapevolezza che ogni occasione ha un codice di comportamento che ci distingue e fa di noi esseri unici, empatici e portatori di ottimismo e bellezza.

Proprio in questo momento ne abbiamo davvero un gran bisogno, grazie Elisa!