Essere protagonisti di un evento che si verifica una volta su quindici milioni è evidentemente qualcosa di eccezionale. E’ quello che è successo a Beth e Tim Webb, sposati da meno di un anno, quando si sono ritrovati davanti allo schermo dell’ecografia. Quello che doveva essere un normale screening di routine ha rivelato una notizia che non poteva non scatenare incredulità nei due sposi…
“Non potevo crederci, ero scioccata”, ha confessato la neo mamma alla CBC News. “Per dire la verità per tutto il tempo ho avuto l’impressione che quelli della clinica ci stessero prendendo in giro”. Aspettare 4 gemelli è sicuramente una cosa molto rara, ma i due ancora non sapevano della particolarità che l’avrebbe resa ancora più unica.
Una verità che poteva venire a galla solamente dopo il parto.
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La nascita delle loro quattro figlie non era stato un evento programmato. Bethani, 22 anni, e Tim, 23, entrambi provenienti dal Canada, si era conosciuti, piaciuti, amati, per poi decidere di sposarsi in giugno. La loro idea era godersi un po’ la vita da coppietta prima di metter su famiglia. “Mio marito era deciso di aspettare un anno prima di avere bambini – rivela Beth sempre alla CBS News – mentre per me era indifferente quando sarebbe accaduto.
Invece a settembre abbiamo scoperto che ero incinta, non ce lo aspettavamo ma la gioia fu grande lo stesso“.
La prima ecografia in clinica fu stabilita la Vigilia di Natale 2015. “Il primo indizio che c’era qualcosa di strano – racconta Tim – è stato quando l’assistente ci ha chiesto se nelle nostre famiglie ci sono stati dei casi di gravidanze multiple”. Nessuno dei due aveva infatti precedenti nelle rispettive famiglie. E proprio per questa ragione la sorpresa alla rivelazione dell’infermiera fu tanta da lasciargli col fiato sospeso.
Gli esperti sono concordi: la nascita di quattro neonati tutti uguali tra loro è un avvenimento decisamente raro. Ma, ovviamente, sia Tim che Bethany sono entusiasti di quel che sta capitando loro, e non soltanto perché la loro esperienza li sta facendo conoscere in ogni angolo del mondo.
Diventati genitori del poker di gemelle la scorsa primavera, si sono resi protagonisti di un evento che accade davvero poche volte: in pratica, c’è una possibilità su 729mila che vengano concepiti quattro gemelli in modo naturale, e solo una su 15 milioni che i gemelli siano tutti omozigoti. Quando Bethany ha avuto il responso dei medici, non riusciva a credere a ciò che le è stato detto, e non poteva fare a meno di pensare che ci fosse qualche errore di mezzo.
Come si può immaginare di avere in grembo quattro nuove vite? Anche Tim è stato in procinto di svenire, e ha avuto bisogno di sedersi un attimo per riprendersi.
Ovviamente, le difficoltà che si profilavano all’orizzonte erano davvero tante: non solo dal punto di vista economico, considerato che nel giro di pochi mesi il nucleo familiare si sarebbe moltiplicato per tre, ma anche dal punto di vista sanitario, perché portare quattro bambine nella pancia non sarebbe stato certo facile per Bethany.
Per fortuna, però, ogni cosa è andata per il verso giusto e non si sono verificate complicazioni di alcun genere nel corso della gravidanza, che non ha nemmeno fatto registrare segni di un travaglio prematuro. Insomma, fino alla 27esima settimana non sono stati riscontrati disturbi specifici, e se poi Bethany è stata ricoverata in ospedale è stato solo per precauzione: d’altro canto, con il passare dei mesi le piccole hanno iniziato a farsi sentire, e se già i calcetti di un nascituro nella pancia possono essere fastidiosi, è facile immaginare cosa può accadere quando si moltiplicano per quattro.Bethany ha riferito che, nel corso della gravidanza, sentiva movimenti da una parte e dall’altra:
una sensazione a dir poco strana, che è diventata anche dolorosa nelle occasioni in cui erano in due o addirittura in tre a calciare nello stesso istante.
Niente di troppo preoccupante, in ogni caso: alla fine, i crucci principali sono stati quelli relativi alle spese da affrontare. L’impatto di un neonato nella vita e nel bilancio economico di una famiglia è spesso traumatico: figurarsi cosa può accadere con quattro gemelline.
Certo, la storia dei Webbs ha suscitato la solidarietà dei loro vicini di casa e dei loro concittadini, che si sono dati da fare per raccogliere i fondi di cui hanno avuto bisogno per far fronte agli esborsi di denaro.
Emily, Grace, McKayla e Abigail, quando sono nate, sono state accolte da tutto il Canada con un sospiro di sollievo: in un solo attimo, era passata tutta la paura che Tim e Bethany avevano provato nel momento in cui lo screening di routine a cui la donna si era sottoposta la prima volta aveva rivelato che sarebbero arrivate quattro bambine in un colpo solo.Una notizia strana, soprattutto se si pensa che né nella genealogia familiare del ragazzo né nella genealogia familiare della ragazza in precedenza erano stati riscontrati degli episodi di gravidanze multiple.
Ma quali possono essere le cause alla base di una gravidanza multipla? Ovviamente è bene distinguere tra le gravidanze naturali e quelle che derivano da una fecondazione in vitro: in questo secondo caso, infatti, nell’utero avviene l’impianto di più di un embrione, il che vuol dire che la probabilità di un parto gemellare è più alta rispetto alla norma.
Per una gravidanza naturale, invece, è solo il caso a fare sì che nello stesso follicolo siano prodotte più uova è che nel corso del ciclo mestruale si verifichi più di una ovulazione.
Così, a essere fecondato non è un uovo solo, ma due o più: quattro, nel caso dei Webbs.
Le ecografie precoci, che si svolgono intorno alla quinta o alla sesta settimana, permettono di riconoscere senza difficoltà una gravidanza multipla: e così ci si può preparare, proprio come ha fatto Bethany, modificando la propria alimentazione e introducendo nel proprio corpo una quantità di proteine maggiore rispetto alla media. In questo modo, si può migliorare la qualità della placenta, e al tempo stesso si ha a che fare con un sacco amniotico resistente.
Una storia su quindici milioni è da Guinness dei Primati? Sì, ma se si tiene conto che al mondo siamo sette miliardi…