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Come aiutare i nostri figli a superare l’ansia per la matematica

Come aiutare i nostri figli a superare l’ansia per la matematica

La matematica è probabilmente la materia scolastica che più spaventa. Spesso tendiamo ad auto-categorizzarci tra chi la capisce e chi proprio non ne viene a capo. Far di calcolo e risolvere problemi di logica però non è un talento innato, o almeno non del tutto. Certamente ci sono persone più portate ma, se solo riuscissimo a superare l’ansia per la matematica, tutti saremmo in grado di apprenderla correttamente.

Che cos’è l’ansia per la matematica

L’ansia per la matematica è una condizione complessa che riguarda moltissime persone e anche una grande quantità di bambini in età scolare. I sintomi possono essere sia fisici che psicologici. Dalle farfalle nello stomaco al battito cardiaco accelerato, dai tremori alla sudorazione fino a stati di agitazione e confusione mentale.

La cosa più sorprendente, rilevata da uno studio della psicologa Sian Beilock, è che l’ansia per la matematica si manifesta prima ancora che il ragazzo o il bambino venga sottoposto a una domanda specifica o un problema da risolvere. L’osservazione del campione di studenti preso in esame ha fatto emergere una fatto davvero singolare. È l’ansia che compromette le capacità logiche e di calcolo e non la difficoltà di un esercizio che scatena agitazione. 

Come superare l’ansia per la matematica

Secondo quanto emerso, la matematica è dunque vittima di una sorta di pregiudizio. Ci spaventa, ci procura un certo stato d’ansia e, quest’ultimo, ci impedisce di ragionare in modo fluido. La ricerca si è spinta addirittura a dire che l’agitazione inibisce la parte di cervello preposta alla materia, rendendoci incapaci di comprendere e risolvere il problema che ci viene sottoposto.

Ma se potenzialmente ciascuno di noi può capire e appropriarsi delle regole della matematica, allora come mai abbiamo così tanta difficoltà? Le cause sono da ricercare soprattutto nella scuola e in famiglia. Un modello di insegnamento sbagliato, imposto o ostile può indurci a pensare di non essere all’altezza, facendoci così odiare la matematica a priori. In famiglia, invece, può accadere che l’ansia della matematica possa essere “tramandata” dai genitori con frasi generaliste come: “Non ci ho mai capito niente” o “Non posso aiutarti perché non ricordo neanche le tabelline”, o ancora “Io prendevo solo 4, ma nella vita la matematica non è poi così importante”.

Per scardinare questi meccanismi e superare l’ansia per la matematica dovremmo insegnare ai nostri figli ad affrontarla con serenità, esattamente come qualsiasi altra materia. Esistono anche molte app e giochi educativi pensati per un primo approccio ludico alla materia. La chiave però sta nell’atteggiamento positivo, nel riuscire a trasmettere ai propri figli e alunni la giusta fiducia nelle proprie capacità. 

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