Per diventare genitori non esistono guide o libri da leggere che possano preparare alle immense emozioni e alle grandi sfide che si staglieranno all’orizzonte. Essere buoni genitori è il primo pensiero di chi presto avrà un bambino, ma come affrontare tutti i problemi e le normali insicurezze che arriveranno insieme alla grande gioia?
Alcune cose sono solo difficili da dire, ma capitano più spesso di quanto pensiamo e a tante coppie che stanno per allargare la famiglia. Dalle naturali paure al senso di colpa, quando i figli sono piccoli sono tanti i sentimenti da gestire da parte dei genitori, tante sorprese quotidiane e tanti nuovi modi di approcciare la vita.
E quando i figli crescono? Può capitare di sentirsi improvvisamente incapaci di comunicare o scioccati di fronte alla persona che è cresciuta così velocemente di fronte ai nostri occhi.
Vi è mai capitato, poi, di pensare che il rapporto con i vostri amici o con chi non ha avuto figli non sarà mai più lo stesso? Importante è sapere che questi pensieri sono comuni e che nessun genitore è solo nel provare ciò che prova. Alcune cose vanno raccontate, per capire che queste fasi fanno parte del fantastico viaggio di diventare mamme e papà.
Vediamo insieme la classifica delle 10 cose difficili da ammettere da parte dei genitori:
1) Provare il senso di abbandono
Lo si prova quando si è un genitore lavoratore, quando si lascia il proprio figlio il primo giorno al nido o all’asilo, il primo giorno dai nonni o con un aiuto. Si parla del primo giorno, ma anche i successivi non sono certo facili. La necessità di supporto alla famiglia si scontra con la volontà e il desiderio di non perdere nemmeno un minuto della vita del proprio figlio… perché quando il figlio cresce sarà lui a prendere la propria strada e a non condividere ogni cosa con il proprio genitore.

2) Dare ragione ai propri genitori
Qualunque sia il rapporto che si ha o si ha avuto con i propri genitori, la maggior parte delle cose che hanno condiviso ( e che da genitori di una nuova epoca si era evitato di considerare) si riveleranno vere. Ci sono alcuni dettagli o errori che da figli non si vorrebbero mai commettere una volta diventati genitori, ma non è così facile come sembra e si finisce con il concordare con i propri genitori su alcuni punti fermi messi in precedenza.
Bisogna arrendersi in questi casi, succede!

3) Guardare gli amici in modo diverso
Anche gli amici storici potrebbero sembrare lontani anni luce dalla vita da genitori. Fondamentalmente perché si cerca qualcuno che provi le stesse cose, che comprenda la situazione in cui ci si trova e capisca tutti i punti racchiusi in questa lista. Il famoso pensiero scomodo: “Tanto lui o lei non può capire, non ha figli” è del tutto normale, anche perché in larga parte è anche vero.

4) Avere pensieri orribili
Pensieri che non fanno dormire la notte e terribili paure. Paure delle malattie, degli sconosciuti e di ciò che potrebbe capitare ai figli.
Il senso di protezione che ne scaturisce è gestito in modo differente, ma tutti hanno esperienza di sogni ad occhi aperti che coinvolgono i figli e che non vorrebbero mai fare.

5) Sacrificare parti di se stessi
Mettere da parte se stessi è la prima cosa che viene in mente di fare quando una nuova vita riempie quella dei genitori. Almeno quelle parti che prima si consideravano importanti o fondamentali del nostro essere e che una volta diventati genitori si scoprono non essere poi così necessarie. Se nei primi tempi si tratta di una cosa normale, è altrettanto diffuso sentirsi persi quando un po’ di tempo è già passato.
Il non importante non è sempre inutile, anzi, ciò che rende un genitore felice e in pace è saper calibrare bene la sua nuova vita e quella vecchia.

6) Sopportare meno i bambini (in generale)
Può sembrare assurdo, ma avere dei figli può portare a sopportare meno i figli degli altri. Un po’ perché si è coinvolti in prima persona nell’educazione dei bambini, un po’ perché la pazienza con i propri figli non è necessariamente sufficiente da bastare per tutti i bambini in genere.
L’innocenza dei bambini è risaputa, ma è altrettanto vero che andrebbe riconosciuta anche l’immane pazienza che sanno esercitare i genitori. Eh, sì è normale perderla!

7) Non riconoscere i propri figli
Una cosa che avviene soprattutto quando i figli attraversano alcune fasce d’età. Di solito dopo la fine della scuola primaria o quando compiono 18 anni. Anche l’adolescenza ha fasce totalmente nuove da qualche anno e quindi può capitare di svegliarsi e parlare con uno sconosciuto… che una volta era il proprio figlio. Anche in questo caso la fase è transitoria, ma la sensazione non è delle migliori e succede a tutti, chi più, chi meno.

8) Non dormire
Un segreto di pulcinella, in verità, perché dormire poco è una delle cose che succedono ad ogni genitore e ad ogni età del figlio. Quando è appena nato, i primi sonni sono sempre vigili da pare del genitore, quando i figli crescono ed iniziano ad uscire da soli le notti insonni hanno altre motivazioni, ma non meno giustificate. Da figli quante volte abbiamo trovato i nostri genitori svegli sul divano? Una prova schiacciante.

9) Provare rabbia verso i propri figli
Un sentimento non lusinghiero, ma messo alla prova da alcuni comportamenti che i figli decidono di avere.
Soprattutto nel periodo della crescita, quando imparano, ragionano e criticano, quando sanno alcune cose e decidono di esprimersi a modo loro. Donare la vita e quindi anche la libertà è un gesto di amore, se ne prova un po’ meno quando alcuni atteggiamenti sono rivolti verso le figure del genitore. Anche in questo caso il superamento della fase è cruciale, come risulta normale arrabbiarsi di rimando.

10) Pensare di aver sbagliato
È uno dei pensieri peggiori, perché include la possibilità di aver sbagliato a diventare genitore. Invece risulta piuttosto comune, perché mettersi in discussione è sempre un processo utile, anche se comprende una cosa importante come avere dei figli.
Un passo che tutti affrontano, soprattutto nei momenti difficili o quando ci si trovano davanti ostacoli inaspettati. Farsi delle domande in realtà fa parte di ogni processo, anche quello di diventare genitori, per cui ragionare su questo argomento aiuta a diventare persone migliori.

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