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Mom Shaming: come sopravvivere ai consigli non richiesti

Mom Shaming: come sopravvivere ai consigli non richiesti

Capita soprattutto alle neomamme che tutti attorno a lei abbiano un’opinione, spesso negativa, in merito alla sua di maternità. Questo fenomeno che è una vera e propria forma di bullismo si chiama mom shaming e riguarda quei consigli non richiesti e quei giudizi impertinenti che arrivano a minare l’autostima di una madre. Scopriamo meglio di cosa si tratta e i consigli su come affrontarlo.

Cos’è il Mom Shaming?

Il Mom shaming consiste in quelle frasi e opinioni, non richieste, espresse con poca eleganza e delicatezza, soprattutto, nei confronti delle neomamme che vanno a minare la sicurezza di una donna. Al contrario di quanto si possa credere, è un fenomeno molto presente in tutto il mondo ma, come ha spiegato la psicologa e psicoterapeuta Rossella Valdrè, a Vanity Fair, è più presente nei Paesi occidentali. “ Si può trattare di qualunque aspetto della maternità, dall’uso del biberon, alla scelta dell’andare a lavorare, persino a perché si è fatto il taglio cesareo, a come si nutre o si fa giocare un bambino…: tutto è sbagliato.”

I soggetti coinvolti nel Mom Shaming

Secondo una ricerca effettuata nello stato del Michigan, due terzi delle madri sono colpite dal mom shaming, soprattutto da parte dei membri della famiglia. Le vittime preferite di questa violenza psicologica sono, nella maggior parte dei casi, donne famose o invidiate ed avviene più frequentemente in ambienti alto-borghesi o altolocati e tra persone note. Ma ciò non significa che non possa essere coinvolta ogni tipo di madre a cui è capitata la sfortuna di avere attorno un ambiente sociale malsano in cui le persone, invidiose e cattive, fanno di tutto per farla sentire inadatta.

Mom Shaming: le critiche delle altre madri che feriscono

Forse, ciò che colpisce di più è il giudizio delle altre madri che, pur avendo passato anche loro dei momenti di incertezza dovuti al ruolo materno, non si sottraggono dal criticarle. Ma perché ciò avviene? Come ha aggiunto Rossella Valdrè “è possibile che molte madri si sentano in diritto di giudicare altre madri, sul piano profondo, per proiettare la loro inconscia insicurezza, così il discorso diventa: “non sono io che non vado bene, sei tu” “. Difatti, è opinione comune a molti psicologi che, quando una persona esprime un giudizio su un’altra, proietta le proprie incertezze su una “persona-specchio”.

I consigli per resistere al Mom Shaming

Il primo consiglio è proprio quello di non sentirsi per nulla delle madri inadatte e tentare di non prendersela per quei commenti negativi. In secondo luogo, è altrettanto importante allontanare, quanto sia possibile, i soggetti che attuano questa forma di bullismo. Una donna, soprattutto all’inizio della sua esperienza come madre, ha la necessità di avere attorno persone che la sostengano e non che minino la fiducia in sé stessa. “La maternità è un fatto intimo, e tale deve restare. Ciò non vuol dire isolarsi, ma anzi chiedere l’appoggio delle persone care e del marito, che devono aiutare la donna a non sprofondare in vissuti depressivi o di vergogna“. Difatti, essere vittime del mom shaming, può far cadere la donna in stati di depressione profonda e affinchè questo non accada, le armi migliori, sempre secondo i consigli di Rossella Valdrè sono: mantenere un alta stima in sé stesse e ridurre o eliminare l’uso dei social in cui si mostrano i momenti intimi della maternità.

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