Quando si scopre di essere incinta, oltre a sentirsi pervasi da forti emozioni di felicità e gioia, è importante prepararsi fisicamente e mentalmente al momento del parto.
Per mettere a punto il tutto, la prima cosa da capire è cosa succederà nel momento in cui il piccolo deciderà di venire al mondo. Infatti, sembra che essere il più informate possibile aiuti le future mamme ad essere più positive.
Quindi, per cercare di riuscire a vivere questo momento così importante nel modo più corretto, è fondamentale essere preparati e al corrente su differenti aspetti, ad esempio: scegliere la struttura nella quale si ha intenzione di partorire, come gestire il dolore e le paure e cosa mettere nel borsone per l’ospedale.
Questa guida al parto sarà utile per capire come comportarsi al meglio, ponderando ogni scelta affinché questo momento sia vissuto nella maniera più rilassante possibile sia dalla mamma che dal bambino.
Scopriamo insieme le 10 cose da sapere per prepararsi al parto:
1) Il corso preparto
Uno dei momenti che prepara la donna a mettere al mondo un bambino è il corso preparto. Infatti, seguire le lezioni è importantissimo per sentirsi pronte quando si raggiungerà il momento del travaglio. Questi corsi, costituiti da una decina di lezioni, sono gratuiti o a pagamento e sono sempre tenuti da professionisti, i quali spiegheranno come affrontare le doglie in base al tipo di parto, analizzare le diverse fasi della nascita di un bambino e consigliare come gestire il neonato quando tornerete a casa.
Inoltre, verranno impartite lezioni per imparare le tecniche di respirazione e controllo del corpo.

2) Il parto naturale
Il momento del parto è molto importante, ma come si fa a scegliere quello più appropriato? Ovviamente il medico che seguirà la gravidanza saprà indicare se potrà essere naturale o si dovrà ricorrere al cesareo.
Il parto naturale, è un parto vaginale spontaneo ed è quello preferibile per la maggior parte delle donne. In questo modo, il travaglio segue il ritmo naturale della donna e del suo bimbo, senza essere indotto o accelerato, cosa che può svolgersi senza anestesia oppure con l’epidurale.

3) Quando è necessario il parto cesareo?
Le donne incinte che decidono per il cesareo, capita che facciano questa scelta per la paura dei dolori del parto ma, questa operazione chirurgica, dovrebbe essere consigliata solo in caso di reale necessità. Anche se questa modalità permette di programmare con esattezza il giorno della nascita, comporta comunque dei dolori, se non durante il travaglio, nella fase successiva ed i tempi di ripresa sono decisamente più lunghi.

4) Come scegliere la struttura giusta
Nel caso si scelga di partorire in modo naturale ma si è optato per l’epidurale è fondamentale chiedere alla struttura scelta per il parto, se l’anestesia è garantita 24 ore su 24. Per ottenerla è indispensabile sottoporsi ad una visita anestesiologica. In questo modo si escluderanno eventuali complicazioni. Nel caso si voglia optare per un parto in acqua, è obbligatorio domandare tutto il necessario alla struttura prima di partorire. Inoltre, per affidarsi alla struttura migliore è possibile affidarsi ai bollini rosa attribuiti da Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna.
Sul sito di Onda è possibile trovare le informazioni sui diversi servizi offerti dalle strutture ospedaliere.

5) Cosa si deve concordare prima del parto
Oltre a richiedere, nell’eventualità si opti per l’epidurale, che l’anestesia sia disponibile 24 ore su 24, è bene concordare precedentemente anche la pratica dell’episiotomia e la somministrazione di farmaci. Per quanto riguarda il taglio della fascia muscolare tra ano e vagina, il perineo, è possibile concordare che venga effettuata solo in caso di effettiva necessità. Lo stesso vale per la somministrazione di farmaci, tra cui l’ossitocina, che è utile per aumentare le contrazioni, e per le manovre come quella di Kristeller.
Inoltre, è necessario stabilire in precedenza se il taglio del cordone ombelicale venga fatto dal padre. Si può chiedere, anche, di non essere allontanate dal neonato nelle due ore successive al parto per permettere che ci sia il contatto “pelle a pelle”, è necessario informarsi anche se è possibile allattare subito al seno e che non siano dati al nascituro alimenti differenti dal latte.

6) Come preparare la borsa da portare in ospedale
Nel momento in cui ci si dovrà recare in ospedale è fondamentale non dimenticare a casa la borsa con tutto ciò che occorrerà alla madre e al futuro bebè.
Ma cosa si deve mettere all’interno del borsone? Cosa serve davvero? Prima di tutto dovranno esserci tutti i documenti e referti che riguardano la gravidanza. Gli indumenti utili sono: qualche camicia da notte, una vestaglia, delle pantofole, della biancheria intima e tutto quello che riguarda la propria igiene personale. Ovviamente non dovranno mancare le tutine, le copertine, e alcuni bavaglini e body. Anche in questo caso è consigliabile chiedere alla struttura ospedaliera cosa mettono a disposizione e cosa servirà portare nel borsone.

7) Come riconoscere le contrazioni “preparatorie”
Un altro momento fondamentale è proprio quello in cui cominciano le contrazioni e quindi si avvicina il momento del parto. Prepararsi a questo significa anche capire quando inizia il travaglio! L’indizio per distinguere delle normali contrazioni da contrazioni cosiddette “preparatorie” ci viene fornito dalle contrazioni che diventano sempre più frequenti, dolorose, regolari e con tempi sempre più brevi. Di norma durano dai trenta ai sessanta secondi e il dolore che causano è in crescendo.

8) Come gestire la paura e il dolore
Che il parto sia doloroso è una certezza ma non lo è in modo uguale per tutte le donne.
La prima cosa da tenere a mente è che durante il travaglio sono presenti dei professionisti che sapranno aiutare a gestire il dolore e consiglieranno le posizioni più adeguate per non fare troppo sforzo. Per alcune donne può risultare utile al rilassamento la presenza di persone di fiducia o ascoltare della musica in sala parto.

9) Partner sì o no presente durante il travaglio?
Avere accanto una persona di fiducia durante il travaglio e nel momento del parto è molto importante per essere tranquille e serene.
Il proprio partner potrà condividere con la futura mamma ogni momento, aiutandola a gestire la paura. Quindi, il futuro padre o una persona a cui si vuole bene è un’ottima soluzione per affrontare tutto con più coraggio.

10) Dopo il parto: cosa fare e cosa avere
Dopo aver partorito, la prima cosa di cui sarà necessario occuparsi saranno le questioni burocratiche. Quindi, si dovrà: dichiarare la nascita del bambino e scegliere il pediatra a cui affidarlo. Per queste pratiche è necessario rivolgersi sia all’ufficio anagrafe del proprio comune sia all’Asl. Oltre ai vestititi e al necessario per l’igiene, sarà utile disporre nei primi mesi di vita della navetta o dell’ovetto per garantire comfort e sicurezza ad ogni spostamento.

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