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Framing Britney Spears: un documentario per chiedere scusa alla popstar

Framing Britney Spears: un documentario per chiedere scusa alla popstar

È da poco uscito Framing Britney Spears, un documentario del New York Times (presentato in anteprima su FX e Hulu) che racconta gli esordi, la carriera e la parabola discendente di una delle popstar più amate e discusse. Un passo importante verso una riabilitazione dell’immagine di Britney Spears, prima elevata a dea dell’olimpo musicale, poi derisa e denigrata per la sua salute mentale.

La carriera di Britney Spears

Chiunque abbia tra i 30 e i 40 anni sicuramente si ricorderà dell’ascesa di Britney Spears. Salita su un palco per la prima volta a 5 anni, dopo una serie di concorsi e talent per bambini approda al Mickey Mouse Club. Nel 1998 esce il suo primo singolo …Baby One More Time che diventa un successo planetario con 20 milioni di copie vendute.

Britney inizia a collezionare un successo dietro l’altro e diventa una delle star più seguite dai paparazzi e discussa dall’opinione pubblica. I mass media non si lasciano sfuggire nessun dettaglio e non perdono mai l’occasione per ricamare su ogni avvenimento della sua vita pubblica e privata. 

Il documentario Framing Britney Spears

Il documentario Framing Britney Spears, girato da Samanta Stark per il New York Times, racconta in maniera dettagliata tutta la carriera della cantante oggi 39enne. Al di là della fama e del successo, ampio spazio è stato dato agli attacchi feroci subiti dai media e alla tutela esclusiva del padre che prosegue da 13 anni.

L’ex popstar sta infatti portando avanti una battaglia legale contro Jamie Spears per ottenere una maggiore libertà di azione. Una lotta condivisa anche dai fans che, attraverso il movimento #FreeBritney, chiedono maggiore chiarezza e si domandano come una donna in grado di riempire teatri e palazzetti possa essere considerata ancora non autosufficiente. La sua lotta sta raccogliendo sempre più adesioni, comprese quelle di Cher, Paris Hilton, Miley Cyrus, la nostra Chiara Ferragni e dell’organizzazione American Civil Liberties Union.

Cos’è successo dopo l’uscita di Framing Britney Spears?

Intanto l’11 febbraio si è tenuta l’ennesima udienza e finalmente Britney ha fatto qualche piccolo passo avanti verso la libertà. Il movimento #FreeBritney e il documentario Framing Britney Spears hanno pesato molto sulla decisione del giudice.

Il padre Jamie Spears continuerà ad avere voce in capitolo sulle finanze e le decisioni personali della figlia ma, d’ora in poi, dovrà condividere queste responsabilità al 50% con la Bessemer Trust, una società di servizi finanziari e di gestione patrimoniale.

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