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La nostra idea di amore? Dipende dall’imprinting genitoriale

La nostra idea di amore? Dipende dall’imprinting genitoriale

Ognuno di noi ha un’idea di amore precisa e la ricerca in ogni relazione sperando, prima o poi, di trovare l’anima gemella. Ciò che spesso ignoriamo però è l’origine di quell’idea che, in qualche modo, ci sembra faccia parte di noi da sempre. E in un certo senso non ci sbagliamo: il nostro modo di amare e vivere i sentimenti dipende da come siamo stati amati dai nostri genitori.

Le origini della nostra idea di amore

Il legame tra genitori e figli si costruisce, giorno dopo giorno, sin dalla nascita. L’affetto, le coccole e le cure che riceviamo da neonati sono così importanti da determinare la persona che diventeremo. Da quell’esperienza costruiremo la nostra scala di valori, il nostro modo di approcciarci al mondo e la nostra stessa idea di felicità e amore. Questo fenomeno viene definito con il termine “imprinting genitoriale”. Ma cosa si intende esattamente con imprinting genitoriale?

Il concetto di imprinting viene elaborato per la prima volta dal biologo inglese Douglas Spalding. Lo scienziato, osservando il comportamento dei pulcini, si è reso conto di come i piccoli, nelle prime fasi della loro vita, calpestassero le impronte lasciate dalle loro madri. E in effetti, anche nei mammiferi, il rapporto genitori-figli è così stretto da essere quasi simbiotico. In poche parole: imitiamo in tutto e per tutto i nostri genitori, perché sono la nostra fonte di conoscenza esclusiva nei primi anni di vita.

I primi anni di vita determinano la nostra idea di amore

I primi anni di vita sono delicatissimi per il nostro sviluppo, anche per quanto riguarda quello socio-emotivo. Ecco perché chi ha vissuto in contesti difficili, di violenza o di assenza dei genitori potrebbe diventare un adulto particolarmente introverso o che teme le relazioni amorose.

In una situazione ottimale, nella quale un bambino è in grado di soddisfare tutti i suoi bisogni primari e riceve amore ed educazione dai propri genitori, si costruisce ciò che la psicologia definisce un attaccamento sicuro. È un tipo di rapporto sano e consapevole. Il bambino cresce sviluppando autonomia e autostima, diventando così un adulto in grado di relazionarsi agli altri in maniera positiva.

In caso contrario, la costruzione della nostra idea di amore potrebbe avere difficoltà a plasmarsi, con risultati anche drammatici. Sentimenti d’odio, possesso, attaccamento morboso, rifiuto… se vissuti in tenerissima età potrebbero convincere chi li ha provati sulla propria pelle che tutti i rapporti della propria vita dovrebbero esserne caratterizzati. È per questo motivo che alcune persone hanno così tanta difficoltà a trovare un partner o tendono a essere pessimi compagni. In questi casi potrebbe essere importante affrontare un percorso di psicoterapia per superare i traumi che ci hanno portato a vivere in maniera malsana i rapporti di coppia.

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